Sapete dare un nome al personaggio in questa foto? Sapete chi è Joseph Kony?
Se non avete le risposte, sappiate che non siete i soli. Fino a qualche giorno fa nemmeno io l’avevo sentito nominare: e la cosa è piuttosto grave.
Joseph Kony, infatti, terrorizza l’Uganda da 28 anni e dovrebbe essere ormai sulla bocca di tutti. Le sue azioni sono tra le peggiori: rapisce i bambini e li rende schiavi e soldati per i propri (deviati) ideali.
Dovrebbero parlarne spesso telegiornali, giornali e governi. Al contrario, sembra essere un fantasma invisibile. Uno spettro con la falce che recide i germogli e impedisce loro di
crescere.
CHI È KONY?
Dal 1987 Joseph Kony è a capo del LRA (Lord’s Resistance Army, “Esercito di Resistenza del Signore”): è un movimento di guerriglieri che sta cercando di trasformare l’Uganda in una teocrazia, fondata su una interpretazione deviata dei Dieci Comandamenti. Secondo questa idea, Kony si è proclamato portavoce di Dio.
Il suo scopo? Purificare gli Acholi (il gruppo etnico locale) dando loro un’Uganda adatta.
Come si traduce questo nella realtà? In poche parole: una crociata santa che non ha niente a che vedere con il cristianesimo.
La LRA compie atrocità di ogni tipo: attacca i civili senza alcuna motivazione, uccide, mutila, stupra donne e bambine. Ci sono stati anche casi di cannibalismo. Una visione selvaggia, barbara, che non ha nulla di religioso.
Joseph Kony rapisce i bambini e le bambine dalle case, poi trasforma i maschi in soldati sotto il suo comando e le femmine in prostitute. A oggi sono stati rapiti circa 66 mila bambini, che come potete immaginare non hanno la forza per opporsi. Sono costretti a prendere in mano le armi e a compiere a loro volta le atrocità della LRA. La cosa peggiore è che vengono spinti a mutilare i civili e a uccidere perfino i propri genitori. Immaginatevi lo shock mentale del bambino, che si dovrà portare la scena per il resto della sua vita.
Allevandoli da bambini, per Joseph non è difficile tenere il suo esercito compatto. Anzi, Kony si dichiara un medium dotato di poteri magici, capace di rendere invincibile il suo esercito e di trasformare le pallottole in acqua prima che li colpiscano.
Uno dei ribelli fuggiti dai campi di Kony ha affermato: «È una strana religione, quella cui Kony si professa fedele: la domenica prega il Dio dei Cristiani, recitando il rosario e citando la Bibbia, ma osserva anche il venerdì, con la preghiera di Al-Jummah, come i Musulmani. Festeggia il Natale, ma rispetta anche il digiuno di 30 giorni durante il Ramadan e proibisce che si consumi carne di maiale».
COSA SI È FATTO PER FERMARLO?
La Corte Penale Internazionale è stata istituita nel 2002 per combattere e fermare i peggiori criminali internazionali. Nella lunga lista, Joseph Kony risulta al primo posto dal 2005: questo dovrebbe farvi capire quanto pericoloso sia considerato.
La Corte ha incriminato Kony con 33 capi d’accusa, di cui dodici per crimini contro l’umanità: purtroppo è riuscito a evitare la cattura e a fuggire. Su di lui, però, esiste un approfondito dossier. Riporto i punti principali:
– Kony non combatte per nessuna causa.
– Ha proposto più volte la pace alla Corte, chiamandoli personalmente, per poi riattaccare subito.
– Non è supportato da nessuno, agisce per proprio conto.
– Il 12 novembre 2006, dopo il colloquio con Jan Egeland, sottosegretario dell’ONU, ha dichiarato all’agenzia Reuters: «Non abbiamo nessun bambino. Abbiamo solo combattenti».
Da quanto si evince da questo, e dal suo comportamento religioso, ha evidentemente dei problemi psicologici e questo lo rende particolarmente pericoloso e imprevedibile.
Cosa ne pensate di questo personaggio? Dite la vostra con un commento.
Sam Arno